L’importanza che il nostro Profeta ha dato al digiuno

Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah siano su di lui) lo ha descritto e ci ha spiegato il digiuno in tutti i suoi dettagli. Qui cercheremo di raccontare alcune parole benedette del Messaggero di Allah sull’importanza del digiuno, che ci sono state trasmesse.

Secondo la narrazione di Abu Hurairah (che Allah sia contento di lui), il Messaggero di Allah, (che Allah lo benedica e gli conceda la pace), ha detto: “Allah ha comandato: Ogni atto dell’uomo è per se stesso, tranne il digiuno. La ricompensa del digiuno la dò solo Io, perché l’uomo abbandona il cibo e desideri corporei solo per Me. Per la persona che digiuna ci sono due momenti felici. Uno quando mangia l’iftar e l’altro quando si unisce a Dio. L’odore della bocca della persona a digiuno è per Allah più piacevole della fragranza del profumo!”[1]

L’odore della bocca di chi digiuna deriva dalla fame. Il fatto che nel Giorno del Giudizio, per il Dio, questo odore sarà più dolce, più piacevole e più puro di quello dell’ambra e della fragranza del muschio, è stato riferito dall’uomo più eloquente ed onesto, cioè il nostro Profeta. Ci sono alcune fragranze che piacciono agli angeli (i quali sono anime pure) mentre compiono il dovere di adorare Allah. Loro amano i piacevoli aromi; dall’aroma del rosa ad altri fiori, dall’aroma dell’ambra al quello del muschio. Nei mondi che noi non possiamo vedere con gli occhi di questo mondo, i buoni odori sono come le chiavi che aprono i tesori nascosti. Anche l’odore della bocca di chi digiuna è uno di questi. Questo perché il digiuno è una certo tipo di adorazione con interrelazioni tra Allah e il suo schiavo. Tenendo in considerazione questo aspetto, il digiuno dovrebbe essere trattato nella sua profondità semantica, non solo in termini di odore della bocca.

In un altro hadith, narrato da Abu Hurairah, il Profeta disse: “Ogni cosa ha il suo zakat. Lo zakat del corpo è l’osservanza del digiuno. Mantenere il digiuno è metà della pazienza!” [2] Invece in un altro posto, il Profeta disse: “Il digiuno è la metà della pazienza e la purezza è la metà della fede.” [3]

Essere pazienti nel portare la responsabilità dell’adorazione che Allah ha posto sulla tua schiena, non vacillare di fronte alle cose che vengono da Lui, non lasciare la Sua porta, proteggere te stesso e stringere i denti, e così via, costituiscono la metà della fede. Il digiuno invece è la metà della pazienza, perché l’altra metà della pazienza si diffonde in altre cose. Per quanto riguarda il digiuno, in uno dei suoi aspetti che è la cessazione di lussi corporei (egoistici), c’è la pazienza dai peccati, e da un altro aspetto che è la resistenza dalla fame e dalla sete (specialmente nella stagione calda), c’è la pazienza con l’adorazione. Quindi, il digiuno costituisce un quarto della religione, cioè uno dei quattro atti di adorazione: preghiera, digiuno, zakat e hajj, che sono le quattro basi principali e importanti dell’Islam. E come abbiamo sottolineato sopra, nel digiuno c’è pazienza sia nel far fronte all’adorazione sia nel resistere e reprimere richieste e desideri corporei, sentimenti lussuriosi e capricci umani.

Ogni atto compiuto per l’amor di Dio ha sicuramente il suo significato. Non si può mica immaginare che un atto compiuto per l’amor di Dio rimanga senza ricompensa! Ma quando si tratta di digiuno, la sua ricompensa è incomparabile. Abu Umamah (r.a.) dice: “Ho chiesto al Messaggero di Allah di dirmi un atto necessario da svolgere. Lui mi ha risposto: “Digiuni, perché il digiuno non ha paragoni.” Ho ripetuto la domanda al Messaggero di Allah per la seconda volta. E lui mi rispose per la seconda volta: “Digiuni, perché il digiuno non ha paragoni.” Ma io gli ho ripetuto ancora una volta la domanda e lui ancora per la terza volta mi ha dato la stessa risposta: “Digiuni, perché il digiuno non ha paragoni.” [4]

In un altro hadith, sempre su digiuno, il Profeta disse: “Non c’è tipo di adorazione in Allah che abbia più ricompensa del digiuno.” [5] Mentre in altri casi, lui ha detto: “Per qualunque cibo o bevanda che una persona desideri per se stesso, e che il digiuno lo impedisce di averla, Dio glielo ricompensa in Paradiso dai frutti e dalle fonti del Paradiso!” [6] “In Paradiso c’è una porta dal quale entrano solo quelli che digiunano!” [7] “Se colui che digiuna garantisce il suo cibo dalle cose permesse (halal), lui non sarà ritenuto responsabile per niente nell’aldilà.” [8] “Il sonno della persona a digiuno è considerato adorazione, mentre il suo silenzio è considerato tasbih (glorificazione di Dio). La sua bontà e adorazione vengono premiate più volte. Allah accetta le sue preghiere e perdona i suoi peccati!”[9]

Nel Giorno del Giudizio, il digiuno farà intercedere, cioè intercederà per il perdono della persona che digiuna, pregando Dio: “O Dio! Io gli ho impedito quel giorno di mangiare e divertirsi, quindi ti prego accetti il mio intervento per lui!” E Dio accetterà al digiuno questa preghiera per la persona che ha digiunato e gli darà il permesso di intermediare nel favore della persona che ha digiunato! “[10]


[1] Buhari, Savm, 2; Muslim, Sijam, 152; Tirmidhi, Savm, 54; Nesai, Sijam, 41; Ibni Maxhe, Sijam, 1.
[2] Ibni Maxhe, Sijam, 44.
[3] Tirmidhi, Daavat, 85; Ibni Maxhe, Sijam, 44; Darimi, Vudu, 2; Ahmed b. Hanbel, 4/260.
[4] Nesai, Sijam, 43.
[5] Ibid.
[6] Kenzu’l-Ummal, 3/328.
[7] Ibni Maxhe, Sijam, 1.
[8] Kenzu’l-Ummal, 3/328.
[9] Ibid, 3/327.
[10] et-Tergib, 2/84.

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